Costo 1100 € a testa ALL inclusive (viaggiando in 2)
Durata 2 settimane
Km percorsi: 2.500
Il Portogallo è una meta talvolta trascurata da molti viaggiatori…un po’ forse per la sua posizione periferica in Europa o perché viene visto da molti come un “fratello minore” della vicina Spagna, così ricca di movida, belle spiagge e tanta cultura da catalizzare l’attenzione su di sé come regina della penisola Iberica, lasciando il Portogallo un po’ in disparte. Non concedersi un viaggio in questo bellissimo Paese sarebbe però un grande errore, perché Lisbona & Co. non hanno niente da invidiare alla Spagna né a tenti altri posti! La capitale è una città moderna ma piena di storia, Oporto con le sue cantine fà la felicità di ogni intenditore (e non!) di vini, in Algarve si trova un mare turchese contornato da archi naturali e rocce molto suggestivi e anche l’entroterra ha colori e profumi che meritano di essere vissuti!
PORTO (3 giorni)
Il volo Ryan da Pisa (260€ in 2 con 1 bagaglio da stiva in “condominio”) fa rotta su Porto, nella parte settentrionale del Portogallo, dove arriviamo nel tardo pomeriggio. Dall’aeroporto prendiamo la metro che in mezz’ora ci lascia proprio davanti all’hotel che abbiamo prenotato per le prime 3 notti: Pensao Do Norte 45€/notte, fermata Bolhao, carino ed economico (anche se l’assenza dell’ascensore con la stanza al 4^ piano si fa sentire!).
Capela das Almas |
Per cena ci facciamo consigliare dalla Lonely per un ristorantino vicino l’albergo (O Cacula, con piatti vegetariani e non per ca. 26 € in 2) che si rivela buono, tanto che anche la sera successiva ci torneremo!
I tetti di Porto |
La mattina con la luce ci accorgiamo che la nostra stanza si affaccia su una bella Chiesa (Capela das Almas) ricoperta di azulejos, decorazioni bianche e blu tipiche del Portogallo che ricoprono edifici di ogni tipo! Cerchiamo subito un posto per la colazione e siamo davvero fortunati: a pochi passi dall’hotel c’è la Confaiteria do Bolhao, dove paste buonissime e giganti costano in media 0,60€…abbonamento sicuro x 3 giorni! Con la pancia piena possiamo cominciare la visita della città, iniziando dal vicino mercato.
Ribeira |
Palazzo della Borsa |
Scendendo verso il fiume Douro incontriamo alcuni tra i maggiori monumenti di Porto: la stazione Sao Bento, famosa per gli azulejos che ricoprono gran parte dell’atrio principale; il Palazzo della Borsa (dove purtroppo non entriamo ma che sarebbe interessante visitare partecipando ad una visita guidata, costo ca. 5 €, meglio prenotare) e il vicino ex mercato coperto dove oggi si svolgono eventi ed esposizioni (al primo piano c’è anche un locale con pouf e divanetti perfetti per una sosta!). Poco più avanti anche l’Igreja de Sao Francisco, tanto austera dal di fuori quanto sfarzosa e barocca all’interno con dorature ovunque.
Cantine a Vila Nova de Gaia |
Arriviamo così alla Ribeira, cuore storico della vecchia Oporto e patrimonio mondiale dell’Unesco (come mezzo Portogallo pare!), adesso caratterizzato da case popolari dai colori pastello che si alternano a ristorantini molto turistici. La riva opposta del Douro (Vila Nova de Gaia) è sede delle numerose case vinicole (Fonseca, Taylor’s) e si raggiunge attraverso il famoso ponte di ferro Dom Luis I, progettato da un discepolo di Eiffel…sì, proprio quello della torre parigina!
Ponte Dom Luis |
Scegliamo di fare una visita guidata (gratuita) alla cantina Taylor’s, che si rivela molto interessante, con spiegazioni in portoghese ed inglese sui metodi di invecchiamento del vino, visita alle immense botti e con tanto di degustazione finale!
Tornando verso l’hotel percorriamo Rue S. Caterina, via rinomata per lo shopping, dove in effetti ci lasciamo andare a qualche acquisto approfittando anche dei saldi in corso!
La sera cerchiamo inutilmente un locale consigliato dalla guida proprio a nord di S.Caterina, ma trovandolo chiuso (nel senso che è proprio fallito, con buona pace della Lonely!) ripieghiamo sul ristorante della sera prima!
Casa de Musica |
La seconda giornata è dedicata alla scoperta della parte più moderna di Porto, a partire dalla futuristica Casa de musica, un’innovativa sala da concerti inaugurata nel 2005, fatta di cemento bianco e vetrate a specchio dalla forma spigolosa ma affascinante. Dentro sono allestite varie postazioni multimediali e soprattutto una sala da concerti in stile tradizionale che accoglie ogni sera performance di tutti i genere, dal jazz alla musica classica.
La casa rosa |
Proseguendo per la trafficata Avenida da Boavitsa in direzione ovest arriviamo (con non poca fatica visto che dista ca. 4 km dal centro e il sole picchia!) al Museo de Arte Contemporanea, dove per 6 € possiamo visitare sia il museo che il parco di Serralves. Il museo ci lascia un po’ perplessi, con istallazioni forse anche troppo moderne e di difficile comprensione! L’immenso parco invece è assolutamente da non perdere, con roseti, stagni di ninfee, frutteti e racchiude anche una casa tutta rosa in stile art decò.
Arriviamo fino in fondo al parco (che si estende per ben 18 ettari!) confidando nel fatto che ci sia sicuramente un’uscita finale, ma le cose non stanno proprio così e ci troviamo quindi a dover percorrere (stavolta in salita!) gran parte della strada fatta per arrivare all’uscita laterale (nonostante la forte tentazione di scavalcare il muro di cinta del parco in un punto agibile!). Una volta riusciti ad uscire ci dirigiamo verso il fiume e sbuchiamo praticamente di fronte ad Afurada, paesino di pescatori situato alla foce del Douro collegato con un piccolo traghetto a Porto. Da qui prendiamo il tram elettrico che ci riporta alla Ribeira che è ormai pomeriggio inoltrato.
Parco di Serralves |
Arriviamo fino in fondo al parco (che si estende per ben 18 ettari!) confidando nel fatto che ci sia sicuramente un’uscita finale, ma le cose non stanno proprio così e ci troviamo quindi a dover percorrere (stavolta in salita!) gran parte della strada fatta per arrivare all’uscita laterale (nonostante la forte tentazione di scavalcare il muro di cinta del parco in un punto agibile!). Una volta riusciti ad uscire ci dirigiamo verso il fiume e sbuchiamo praticamente di fronte ad Afurada, paesino di pescatori situato alla foce del Douro collegato con un piccolo traghetto a Porto. Da qui prendiamo il tram elettrico che ci riporta alla Ribeira che è ormai pomeriggio inoltrato.
Arriviamo comunque fino alla Sé, la grandiosa cattedrale romanica di Porto situata sulla collina da dove domina la città con il suo inconfondibile rosone.
La Cattedrale |
La sera andiamo in zona Cordoaria, e non possiamo non rimanere abbagliati dalla Igreja do Carmo in stile rococò ricoperta di azulejos su un intero lato. Proprio davanti alla chiesa si trova il ristorante cha abbiamo scelto per cena su consiglio della Lonely: A Tasquinha, locale tipico dove vengono servite specialità come una terrina con pezzi di maiale e fagioli giganti...per stomaci forti!
L’ultima sera a Porto la passiamo in zona Rua Galaria de Paris dove si concentra la maggior parte dei locali del centro e di sicuro non manca mai movimento!
Igreja do carmo |
PORTO- PONTE DE LIMA - BRAGA- BARCELOS- GUIMARAES
Da oggi comincia il viaggio on the road! Andiamo all’aeroporto per ritirare la nostra Toyota IQ dove a malapena entrano i bagagli, e per fortuna che viaggiamo leggero (costo noleggio 290 € per 11 giorni senza franchigia)!
Chiesa sul Monte S.Luzia |
La prima tappa è Viana di Castelo, in direzione nord, dove arriviamo dopo essere saliti sul vicino Monte de Santa Luzia che dalla collina sovrasta il paese con l’imponente Templo Do Sagrato Coraçao De Jesus, in stile neobizantino. Per pochi giorni ci siamo persi la festa di Viana, una specie di carnevale che si svolge intorno al 20 agosto intitolata “Romaria de Nostra Senhora d’Agonia”, ma in città si vedono ancora le decorazioni per le vie del centro. Tutti i monumenti principali della cittadina si trovano nelle vicinanze di Praca de Repubblica.
Ponte de Lima |
Il tempo non è dei migliori e quando arriviamo alla pittoresca Ponte de Lima il cielo è nerissimo. Questa località situata lungo il fiume Lima è caratterizzata da un piccolo centro storico medievale e sulla riva opposta spiccano le statue a misura reale di soldati romani che ricordano il punto esatto dove l’esercito di Roma attraversò il fiume (con tanto di leggenda sui poteri di queste acque di far dimenticare il passato!).
Dopo un pranzo veloce con panini al prosciutto fatti sul momento proseguiamo per Barcelos.
Questo paese, un po’ anonimo, è famoso per essere la patria del gallo simbolo del Portogallo e in effetti nel mercato del paese vendono galletti di ogni tipo: calamite, porta-stuzzicadenti, porta-tovaglioli, tappi…e perfino galli vivi! Non possiamo non prendere souvenir di vario genere da portare a casa!
Galli a Barcelos |
Questo paese, un po’ anonimo, è famoso per essere la patria del gallo simbolo del Portogallo e in effetti nel mercato del paese vendono galletti di ogni tipo: calamite, porta-stuzzicadenti, porta-tovaglioli, tappi…e perfino galli vivi! Non possiamo non prendere souvenir di vario genere da portare a casa!
Penultima tappa di questa intensa giornata è Braga, caratterizzata da un centro storico molto curato, dove svetta la cattedrale più antica del Portogallo; percorrendo la via centrale si arriva all’Antigo Paco Episcopal, dove nel Jardim de S. Barbara ci si può perdere tra coloratissime aiuole fiorite.
Guimaraes - chiostro |
Ormai è quasi ora di cena quando arriviamo a Guimaraes e ci districhiamo per le stradine alla ricerca del nostro hotel (Hotel Mestre De Aviz 45 €). Sosta veloce in hotel ed usciamo subito per addentrarci nel centro storico a nord di Largo do Toural: un vero cantiere, come del resto gran parte della città in vista dell’evento previsto nel 2012, quando Guimaraes sarà capitale europea della cultura! Ci sorprende un acquazzone e siamo costretti a scegliere in fretta il posto per la cena, così entriamo in un ristorantino in Praca do Santiago che espone il simbolo della Routarde: il petto di pollo alla griglia ci salva sempre!
GUIMARAES – AMARANTE - VALLE DEL DOURO – COIMBRA
La visita vera e propria della cittadina è rimandata alla mattina successiva, quando percorriamo con un timido sole e una temperatura non proprio estiva le stradine acciottolate, passando per varie piazzette con i tipici chiostri ed arrivando fino all’imponente castello sulla “sagrada” collina, dove nacque il primo Re del Portogallo, con il suo bel parco e le mura ancora intatte.
Guimaraes - Il Castello |
Stasera non abbiamo prenotato niente per la notte per avere una certa libertà nel tragitto, e così decidiamo di allungare un po’ il percorso per visitare la valle del Douro dove il nostro sguardo si perde tra gli infiniti e caratteristici vigneti terrazzati.
Amarante |
Prima però facciamo una fermata ad Amarante, paesino medievale che si snoda lungo il Rio Tamega e la cui peculiarità è rappresentata dal fatto che durante la festa di S. Gonçalo (il S. Valentino Portoghese) a inizio Giugno è usanza che gli uomini (single!) porgano alle donne (single!) dei dolcetti ricoperti di glassa dalla indiscutibile forma fallica! La cosa bella è che nei negozi questi dolci sono esposti accanto alle immagini del santo! Al di là del fiume, che si raggiunge con un bel ponte pedonale, si trova la chiesa intitolata sempre a S. Gonçalo.
Vigneti nella valle del Douro |
Proseguiamo quindi per Coimbra, vitale cittadina universitaria dove arriviamo a metà pomeriggio; qui prendiamo una camera al Residential Domus, hotel essenziale ma decoroso con vecchi mobili in legno per 40€. Facciamo subito la scarpinata dall’arco di Amedina (antica porta moresca) fino alla sede della famosa università, che domina il paese con una bella terrazza panoramica. Visitiamo anche la Biblioteca Joanina (ingresso 3,50 €) dove sono contenuti oltre 300.000 volumi antichi. Scendendo passiamo davanti alla cattedrale vecchia e alla cattedrale nuova.
Coimbra - La Sè |
Per cena abbiamo adocchiato un posto proprio dietro l’hotel dove mangiamo una bella e abbondante grigliata di carne per ca. 20 € in 2! Passeggiata serale tra le vie pedonali di Coimbra finendo ad ascoltare il fado malinconico in un locale tipico.
COIMBRA – SINTRA - CASCAIS – CABO DE ROCA - LISBONA
Sintra sembra uscita direttamente da un libro di favole, con case color pastello dalle forme eccentriche e dai tetti merlati! Facciamo un giro in macchina per la strada che scorre nel bosco per ammirare il castello che domina dalla collina, le cui mura ricordano la muraglia cinese in miniatura.
Alla fine però decidiamo di entrare solo nel Palacio National (7€ a testa), caratterizzato dai doppi camini giganti di forma conica. Le stanze all’interno sono ricche di arazzi e mobilio d’epoca, in particolare ci colpiscono la Sala das Pegas (con raffigurazioni di gazze che adornano tutto il soffitto!) e quella degli stemmi, con le pareti ricoperte di azulejos e i soffitti con intarsi dorati che raffigurano ben 72 stemmi di importanti famiglie del 16° secolo. La cucina, sovrastata dai camini, è davvero imponente, con pentolame adatto a cucinare per un intero esercito!
Sintra |
Alla fine però decidiamo di entrare solo nel Palacio National (7€ a testa), caratterizzato dai doppi camini giganti di forma conica. Le stanze all’interno sono ricche di arazzi e mobilio d’epoca, in particolare ci colpiscono la Sala das Pegas (con raffigurazioni di gazze che adornano tutto il soffitto!) e quella degli stemmi, con le pareti ricoperte di azulejos e i soffitti con intarsi dorati che raffigurano ben 72 stemmi di importanti famiglie del 16° secolo. La cucina, sovrastata dai camini, è davvero imponente, con pentolame adatto a cucinare per un intero esercito!
Palacio National |
Partiamo quindi alla volta di Cascais, graziosa località di mare amata dai portoghesi e famosa nel mondo per il gran premio di F1. Qui trovò rifugio anche il re italiano Umberto II, esiliato dopo la seconda guerra mondiale (la sua immensa villa sul lungomare a lui dedicato è oggi stata trasformata in un lussuoso hotel a 5 stelle!). Facciamo una giratina per il centro ed arriviamo fino al porto, tutto molto ben tenuto ed elegante.
Proseguiamo poi per la prossima tappa prima di arrivare a Lisbona: Cabo de Roca, a 20 km ca. da Cascais, il punto più occidentale d’Europa! Arriviamo al faro da cui si ammira un panorama spettacolare sulla costa frastagliata ricca di speroni e rocce che escono dal mare…ma tira un vento tremendo!
Cabo de Roca |
Lisbona ci accoglie in tutta la sua grandezza di capitale e beccare l’uscita giusta nella circonvallazione non è impresa scontata, ma troviamo alla fine il nostro hotel Evidencia Astoria situato in un bell’edificio in zona Avenida de Liberdade, dove per 60€/notte (colazione compresa) ci danno una camera di design molto grande!
La cena è a base di pollo arrosto e salmone grigliato davvero stuzzicanti da El Rei D’Frango (proprio dietro la stazione del Rossio) e poi arriviamo fino alla vicina piazza Dom Pedro prima di andare a nanna!
LISBONA (2 giorni)
Torre di Belem |
Mosteiro dos Jeronimos |
Accanto visitiamo anche il Museo De Marinha, con numerosi modelli di navi della grandiosa epoca delle scoperte portoghesi, e poi ci dirigiamo a piedi fino alla Torre de Belem, in stile manuelino, e saliamo sulle mura merlate di questo famoso simbolo della città affacciato sul fiume Tago (ingresso libero domenica 10-14, se no 4 €).
Il chiostro |
Pasteis de Belem |
Per pranzo non possiamo che entrare nella Pasteis de Belem, dove ci abbuffiamo dei deliziosi pasticcini fatti con crema cotta e uno spruzzo di cannella…divini!
All’uscita abbiamo anche il tempo di visitare il museo delle carrozze, un pò pacchiano ma divertente (da foto la carrozza papale tutta in oro!).
Carrozza papale |
Il pomeriggio ci spostiamo nella zona moderna di Lisbona (Parque das Nações/zona Expo), dove svetta la torre Vasco de Gama, palazzo iper-moderno a forma di vela ispirato ai grattacieli di Dubai alto ben 145 metri. Interessante anche la stazione ferroviaria di Oriente realizzata da Calatrava. Nel tentativo di avvicinarci per fotografare il famoso ponte vasco de gama ci finiamo proprio sopra e ci tocca percorrerlo andata e ritorno (17 km x 2!) con tanto di pedaggio...no comment!
Stazione d'Oriente |
Lasciata la macchina percorriamo a piedi le vie del centro, come la caratteristica strada del baccalà, dove troviamo la Conserveira De Lisboa (un negozio di scatolette di pesce di ogni forma e colore!), e l’affollata Praca de Figueira.
Arriviamo poi fino alla cattedrale e ci fermiamo per un aperitivo sul mirador de S. Luzia con una visuale niente male sui tetti rossi dell’Alfama e sull’Igreja de Sao Vicente, con la vista che spazia fino al fiume.
La Sè |
Per cena scegliamo un ristorante con specialità orientali (ma non solo) in zona Rossio con menù all you can eat a 12 € in 2!
Di prima mattina percorriamo le vie già animate del Rossio e della Baixa (rua Augusta), piene di negozi di ogni tipo, fino ad arrivare alla Praca do Comercio, grande piazza in riva al Tago contornata da archi.
Essendo Lisbona una città costruita in salita sui sette colli che la circondano, gli abitanti si sono attrezzati costruendo anche dei caratteristici ascensori, come l’ Elevador S.Justa che dal cuore del Rossio porta al Bairro Alto.
Elevador S.Justa |
Essendo Lisbona una città costruita in salita sui sette colli che la circondano, gli abitanti si sono attrezzati costruendo anche dei caratteristici ascensori, come l’ Elevador S.Justa che dal cuore del Rossio porta al Bairro Alto.
Praca do Comercio |
Ci spostiamo poi in Largo Martin Moniz per prendere il famoso Bus 28, un tram elettrico di linea che con un biglietto ordinario ci fa fare il giro turistico completo del cuore di Lisbona inerpicandosi per le strette viuzze dell’Alfama!
Scendiamo all’altezza del Castello S. Jorge, monumento imperdibile che ha subito varie modifiche da quando fu costruito nel 5° secolo dai Visigoti, ma non ha certo perso il suo fascino.
Bus 28 |
Scendiamo all’altezza del Castello S. Jorge, monumento imperdibile che ha subito varie modifiche da quando fu costruito nel 5° secolo dai Visigoti, ma non ha certo perso il suo fascino.
Praca Figueira |
Dalle sue mura si gode infatti di una vista a 360 gradi sulla città, ancora più particolare se si entra nella torre di Ulisse dove ogni mezz’ora viene fatto uno spettacolo che permette di vedere la città attraverso una specie di caledoscopio, con tanto di breve racconto sulla storia di Lisbona (come il terremoto del 1755 che distrusse e segnò profondamente la capitale).
Sao Vicente |
Prima di cena ci fermiamo in piazza del Rossio, dove la guida ci consiglia di assaggiare la Ginjinha nell’omonimo mini-locale che serve solo questo liquore dolce alla ciliegia in bicchierini di plastica.
Rossio |
Dopo una cena non soddisfacente a base di pizza (mai cadere in tentazione fuori dall’Italia!) vaghiamo per le stradine del Bairro alto affollate di ragazzi che bevono (e non solo ci pare!) di tutto, alcuni avvolti da coperte di pail fornite dai locali visto che la sera inizia a fare freschino anche nell’assolata Lisbona!
LISBONA – VILA NOVA DE MILFONTES
Per uscire dalla città in direzione sud percorriamo il Ponte 25 Settembre, e ci fermiamo al di là del fiume vittime di un doppio deja-vù…sembra infatti che i portoghesi abbiano il vizio di copiare le opere già realizzate altrove: in un solo colpo hanno “rubato” il Golden Gate di S. Francisco in California e il Cristo di S.Paolo in Brasile (quest’ultimo in miniatura però)!
Percorriamo la costa ammirando le spiagge incontaminate dell’Alentejo e tra tutte decidiamo di fermarci a Praia do Malhao, vicino al paese di Vila Nova De Milfontes dove abbiamo progettato di fermarci per la notte. In questo paesino di mare, semplice ma grazioso, troviamo una stanza per 35€ da una vecchia signora di origini tedesco-portoghesi. Cena a base di pesce vicino alla foce del fiume, passeggiatina a seguire per le vie tranquille del centro e l’indomani mattina colazione da Mabi (nella piazza centrale) con croissant giganti che vengono riempiti sul momento con crema, marmellata o cioccolato a scelta!
Praia Arrifana |
VILA NOVA DE MILFONTES – ALBUFEIRA
Iniziando la nostra discesa verso Albufeira la prima tappa è Praia da Arrifana, lunga spiaggia incorniciata da scogliere nere nella parte più settentrionale dell’Algarve, paradiso dei surfisti.
Proseguiamo poi in direzione Sagres, dove ci spingiamo fino a Cabo De Sao Vicente (6 km a ovest della città): con le sue scogliere a picco sul mare e l’immancabile faro è la punta sud occidentale del Portogallo.
L’hotel che abbiamo fissato ad Albufeira è una vera chicca: Dianamar, gestito da una famiglia scandinava, offe camere pulite con balcone a 60€ a notte, compresa una ricca colazione e merenda con dolci fatti in casa!
Dintorni di Albufeira |
La grande spiaggia cittadina dista poche centinai di metri e si può raggiungere con delle scale o con l’ascensore e noi andiamo subito a fare una giratina! Per cena andiamo in un locale con la terrazza che si affaccia proprio sulla spiaggia ed assaggiamo un piatto tipico portoghese di cui ci avevano parlato: il pollo-piripiri, piccante ma buono!
ALBUFEIRA (2 giorni)
Dopo tanto caldo preso nei giorni scorsi, mentre camminavamo per le città sotto il sole bollente, il tempo qui al sud non si rivela altrettanto buono! Questo non ci impedisce però di goderci il meritato relax ed apprezzare le belle spiagge dell’Algarve, con tanto di tuffi nell’acqua non proprio calda ma fattibile! I colori del mare sono spettacolari e la natura sorprendente con archi, guglie e grotte che rendono il paesaggio davvero unico. Ecco le spiagge per noi più suggestive:
-Praia S. Camillo e Praia de Dona Ana: spettacolari formazioni rocciose dorate (all’altezza di Lagos)
S. Camillo |
Per la cena scegliamo una volta A Tasquinha do Rossio (dietro l’hotel, specializzata in pesce) e il giorno seguente O Catraio (centrale, serve piatti tipici portoghesi).
ALBUFEIRA - TAVIRA
ALBUFEIRA - TAVIRA
Oggi, nonostante il tempo non si sia ancora rimesso del tutto, ci spingiamo ad est fino all’isola di Tavira, dove arriviamo con 10 minuti di traghetto (2 € a testa a\r) da Quatro Aguas, 2 km a sud est del paese Tavira, quasi al confine con la Spagna. L’isola è molto carina, il mare gradevole e soprattutto la grande spiaggia è piena di conchiglie bellissime che non posso certo lasciarmi scappare! Solo il temporale che ci sorprende a inizio pomeriggio mi può far desistere dalla raccolta a oltranza!
ALBUFEIRA – EVORA – MEGALITI – LISBONA
Igeja de Graca |
La mattina ci concediamo un ultimo tuffo a S. Raphael, visto che il tempo si è finalmente rimesso (giusto oggi che andiamo via!). Prima di pranzo iniziamo la risalita per arrivare di nuovo alla capitale; la fermata prevista è ad Evora, nel cuore dell’Alentejo. Ad Evora si mescolano stili architettonici diversi che testimoniano il susseguirsi di molteplici culture nei secoli. Nel giro di poche centinaia di metri troviamo infatti il tempio romano di Diana, l’Igreja de Graça (con strane figure gotiche in pietra) e il Palácio dos Duques de Cadaval. Più avanti la graziosa Praça do Giraldo con le sue fontane e caffè e ancora più a sud l’inquietante Cappella delle Ossa dentro la Igreja de S.Francisco.
Tempio di Diana |
Nei dintorni della città (ca. 15 km) sono stati rinvenuti imponenti menhir risalenti al megalitico; con una breve passeggiata dal parcheggio si può raggiungere il Menhir dos Almendres (monolite isolato altro 2,5 metri) oppure in macchina ci si può fermare davanti al cormelech dove si trovano un centinaio di monoliti disposti in cerchio.
Per l’ultima notte portoghese ci avventuriamo senza meta nel Bairro alto e finiamo in un wine bar dalla luce soffusa (Artis) dove servono un po’ di tutto in un ambiente decisamente rilassante. Dopo cena prendiamo l’ultima cerveja (birra) in giro per locali (è incredibile quanto sia viva Lisbona ogni sera della settimana!) e poi per noi è già l’ora di andare a nanna!
Menhir |
LISBONA – PORTO
Unico sfizio di oggi: colazione con le ultime pastine alla Pasteis de Belem! Per il resto la giornata si consuma per fare i quasi 500 km che ci separano da Porto, dove il volo Ryan (per una volta in netto ritardo!) ci riporta a casa, stanchi ma molto soddisfatti di questo gran bel viaggio!