giovedì 7 agosto 2014

Sicily by car


1800 km in 14 giorni alla scoperta di questa meravigliosa isola tra:
Profumi e sapori unici…dai cannoli siciliani doc di Cefalù al cous-cous di pesce di Trapani…

Colori pazzeschi…dal mare turchese di Favignana alla spiaggia bianchissima di S.Vito lo Capo al nero della lava sull’Etna

Cultura e storia millenaria…dalle chiese barocche di Noto e Ragusa ai templi di Agrigento e Segesta agli anfiteatri di Siracusa e Taormina

Budget: 1100 € a testa viaggiando in 2

In questo nostro viaggio abbiamo soggiornato sempre in Bed&Breakfast, e questo ci ha dato la possibilità di conoscere la gente del posto….siciliani generosi e genuini, persone orgogliose della propria terra, una terra bellissima che raccontano volentieri, con la loro tipica fierezza ma anche con la consapevolezza dei problemi che talvolta incontrano nella loro attività.

Abbiamo così ascoltato la storia di Ragusa Ibla, “l’isola felice“ o “l’isola nell’isola” come viene definita dagli altri siciliani, una città che deve il proprio successo alla lungimiranza dei suoi governanti di molti secoli fa, quando decisero di condividere la ricchezza con i contadini con l’introduzione della mezzadria. Dai racconti del nostro ospite ci pare però che “l’isola” Ragusa abbia qualche sassolino da togliersi nei confronti del capoluogo Palermo…dove pare i fondi europei arrivino e lì si fermino, invece di essere distribuiti sul territorio siciliano (!?).
A S.Vito (anzi Castelluzzo!) ci hanno raccontato con orgoglio della padella di 2 metri di diametro in cui ad inizio Agosto avrebbero fatto una frittura di pesce degna di sfamare un esercito, con il mare cristallino del Golfo di Macari sullo sfondo. Per non parlare delle meraviglie decantate a riguardo del festival del cous-cous a Settembre, l’evento clou di tutta la stagione!

A Giarre, paesino sospeso tra il mare blu di Taormina e l’imponenza della Signora alle sue spalle (l’Etna!), abbiamo trovato Antonio, un ragazzo dai mille interessi che gestisce il suo B&B con passione e volendo ti accompagna sull’Etna con itinerari di trekking o in mountain bike. Ma ti dice anche che molti siciliani preferiscono lasciare la macchina un po’ ammaccata perché almeno non gliela rubano (!?)…o che è difficile andare avanti con tutte le tasse che lo stato mette sulle piccole attività turistiche come la sua.

Ad Agrigento la signora che ci ospitava ha condiviso con noi il ricordo di suo padre che andava “al nord” per comprare direttamente sugli alberi la frutta che in Sicilia non sarebbe mai stato possibile coltivare (mele, pere, ecc).
Dettagli a breve…intanto ecco l'itinerario!!
Giorno 1: Palermo

Giorno 2: Monreale – Segesta – Erice –S. Vito
Giorno 3: Riserva dello Zingaro

Giorno 4: Favignana – Trapani
Giorno 5: Eracle Minoa – Scala dei Turchi – Valle dei Templi (AG)

Giorno 6: Villa Romana del Casale – Piazza Armerina – Caltagirone – Ragusa
Giorno 7: Ragusa Ibla – Punta Secca – Scicli – Modica

Giorno 8: Pachino – Capo Passero – Riserva Vendicari – Noto
Giorno 9: Noto – Fontane Bianche – Siracusa - Ortigia

Giorno 10: Catania – Aci Castello – Aci Trezza – Aci Reale – Giarre
Giorno 11: Etna – Isola bella – Taormina

Giorno 12: Capo Milazzo – Cefalù

Giorno 13: Cefalù
Giorno 14: Mondello

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